Avete mai pensato a quanti modi ci sono per augurare al vostro migliore amico, alla vostra fidanzata o a qualcuno a cui volete bene: “Buona Fortuna!”

In quante Maniere lo si può dire? Qual è l’espressione italiana più usata?

Facciamo qualche esempio.

In Italia per augurare la buona sorte ad una persona cara si usano frasi come:

- In Bocca al Lupo” alla quale si risponde “Crepi il Lupo”

Idealmente, quando un nostro caro si accinge a fare qualcosa di rischioso e difficile, gli si ricorda che sta andando nelle fauci di un nemico e perciò egli risponde che si augura che tale pericolo cessi di esistere. Sembra un controsenso, ma nell’accezione comune questa frase ha un forte valore apotropaico che vuole anzi proprio allontanare quel male.

In poche parole: per scongiurare l'eventualità di un avvenimento indesiderato, lo si esprime sotto forma di augurio

E’ sicuramente la maniera più usata in Italia per augurare buona sorte e lo si usa frequentemente in diversi contesti.

Pensate che i primi scritti contenenti questa frase risalgono addirittura al tredicesimo secolo.

- Una versione più scurrile, goliardica e “da universitari” di questa espressione è sicuramente “in culo alla Balena” alla quale si risponde “speriamo che non scorreggi”. Penso non vi sia molto da spiegare!

Facile che un’espressione del genere venga usata per augurare il buon esito di un esame universitario

- La locuzione latina “ad maiora” ha una valenza più accademica e significa letteralmente “verso cose più grandi”. A questa frase si risponde con un euforico “Semper”.

Se vogliamo essere pignoli in questo caso la fortuna viene messa un pochino da parte e viene celebrato il presente ponendo inoltre il focus su possibili futuri risultati da ottenere.

E’ un modo di dire che può essere usato dopo il successo di una discussione di laurea o in caso di celebrazioni professionali e istituzionali. 

I più conosciuti e popolari portafortuna italiani

Di seguito un elenco (non esaustivo dei proncipali portafortuna italiani, del loro significato simbolico e della loro storia):

    • Cornicello rosso (o cornetto napoletano) - Simbolo scaramantico per eccellenza, specialmente nell'Italia meridionale. Serve a proteggere attivamente come ho detto ripetutamente in questo blog contro il malocchio, le invidie e la sfortuna.
Cornetto di Corallo Rosso
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Gioielli in corallo rosso naturale e autentico Corallo di Sciacca Certificato

Cornetto di Corallo Rosso
  • Mano cornuta - Gesto apotropaico o amuleto, viene usato per “scacciare il malocchio” e attirare energie positive. Spesso accompagna il cornetto rosso e, in mancanza, assume il valore di doppio cornetto.
  • Ferro di cavallo - Da appendere alla porta di casa con le punte rivolte verso l’alto, è uno dei simboli portafortuna più noti in Italia e nel mondo. Il ferro nella sua tipica posizione che ricorda gli influssi benevoli della luna ha le braccia aperte per raccogliere la buona sorte.
  • Coccinella - Se si posa su di te porta fortuna! È associata a buone notizie, amore e prosperità, ed è un portafortuna diffuso anche tra i bambini. in questo caso è importante il numero di puntini che l'insetto presenta e che. deve essere sempre dispari.
  • Quadrifoglio - Rarissimo da trovare, è simbolo di pura fortuna. Le sue quattro foglie rappresentano speranza, fede, amore e... fortuna! E' raro quindi è prezioso
  • Numero 13 - A differenza di molti altri Paesi, in Italia il numero 13 è considerato un numero fortunato, soprattutto nel gioco del lotto. Da noi nel Belpaese il numero sfortunato è il 17. (Ecco il motivo per cui il film  horror Venerdì 13 in Italia venne tradotto con "Venerdì 17"). Il numero tredici è inoltre il numero fortunato per chi gioca al Totocalcio dove bisognava indovinare il risultato di tredici partite scrivendo sulla schedina 1, 2 o X. Ecco che per dire che un qualche evento aveva preso la giusta piega in Italia si è soliti dire: "Ho fatto Tredici!"
  • Mano fico ✊ - Gesto antico, simile a un pugno chiuso con il pollice tra indice e medio. Usato contro il malocchio e per proteggersi dalle negatività. E' un gesto con connotrazioni sessuali quindi beneaugurante per la fertilità e buona salute.
  • Gobbetto portafortuna - Piccola statuina o ciondolo raffigurante un uomo gobbo, spesso con cilindro e bastone. Simbolo di fortuna, ricchezza e protezione. Lo "Scartellato" come viene comunemente chiamato ricorda i portatori di sacchi che erano schiacciati e quindi "gobbi" dal peso delle leccornie e dell'abbondanza che portavano con sè.
  • Madonnina con scapolare - Amuleto devozionale molto diffuso, protegge chi lo indossa da pericoli e sventure, invocando la protezione della Madonna. Penso che su questo non vi sia bisogno di spiegazioni.
  • Dado portafortuna. - Simbolo del caso e del destino, ma anche di audacia e fortuna nel rischio. Spesso portato come ciondolo o portachiavi. La frase famosa di Giulio Cesare recitava "Alea jacta est" ... "Il dado è tratto". Da questo termine deriva la parola "aleatorietà" tipica della Fortuna (La dea Bendata).
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Tutti questi amuleti sono disponibili nel nostro negozio online e vengono creati rispettando la tradizione Italiana.D'altra parte è da quasi 100 anni che lavoriamo in questo settore e abbiamo fatto nostre le tradizioni della bella terra dove viviamo. Il nostro fiore all'occhiello è sicuramente il cornetto in oro 18 carati ma il nostro preferito rimane sicuramente il cornetto in corallo rosso che oltre alla buona sorte porta anche benessere e salute fisica. Nonna diceva sempre che la salute è la cosa più importante del mondo perchè "Con la salute si fanno i soldi ma i soldi, purtroppo, non donano la salute".

Curiosità | Superstizioni Regionali in Italia

Di seguito un piccolo elenco (ma sarebbe veramente infinito) di piccole superstizioni italiane:

- mangiare lenticchie o degli acini d'uva a Capodanno dovrebbe ingraziarvi la Dea Fortuna per l'anno entrante.

-  non si dovrebbero mai fare cose importanti di Venerdì 17 (Venerdì è il giorno della morte di Gesù, 17 perchè, scritto in numeri romani XVII e anagrammato compone la parola VIXI, ho vissuto, quindi sono morto)

- Soprattutto al Sud, far cadere il sale è considerato un presagio di sventura e litigi in famiglia. Per evitare la sfortuna o il Malocchio, si prende un pizzico di sale caduto e lo si getta subito dietro la spalla sinistra. Gli antichi chiamavano il sale l'oro bianco ed era ritenuto prezioso quanto l'acqua.

- Aprire l'ombrello in casa può portare malasorte all'interno dell'abitazione.

- spazzare accidentalmente con una scopa i piedi di una donna nubile: la si condanna ad essere zitella per sempre. Rimedio: farle fare tre passi indietro!

- mai sedersi a cena in 13 - la risposta è semplice e ricorda "l'Ultima cena". A quel tavolo è seduto un novello "Giuda".

- Non regalare fazzoletti perchè si suppone possano portare lacrime. Rimedio: dare una moneta così da farlo sembrare pagato di tasca propria.

- non regalare coltelli perchè tagliano le amicizie. Stesso rimedio di cui sopra.

La storia della superstizione italiana

L'origine della superstizione italiane si può far risalire all'epoca pre-romana (Greci ed Etruschi) e hanno la volontà di contrastare i fenomeni tipici della natura con riti e sacrifici propiziatori di fertilità e buon auspicio usando elementi naturali com corni, pietre e conchiglie.

In epoca romana la superstizione si evolve diventando organizzata integrando varie credenze locali. 

Ecco che nasce il cornetto primigenio, lo specchio bronzeo con l'occhio e la credenza che il 17 porti sfortuna perchè anagrammato come dicevamo prima crea la parola: VIXI.

Poi arriva il cristianesimo e Santi e reliquie assumono funzioni di protezione precedentemente attribuite agli spiriti locali o agli amuleti pagani.

Mi piace dire che tutto si sedimenta e viene poi ripreso usando nuove le chiavi linguistiche.

Volete un esempio di connessione tra epoca romana e Cristianesimo: l'unione tra il Venerdì (giorno della morte di Cristo) e il 17 che per i romani era il numero più sfortunato.

I riti apotropaici oggi | La Superstizione esiste ancora?

Alcune superstizioni hanno avuto una diffusione globale (il gatto nero e il venerdì 13 o 17 che sia) altre sono rimaste legate solo all'Italia ma, come detto tante volte, viviamo nell'epoca di "una facile pillola per tutto" perciò come può mancarne una contro la sfortuna che perseguita tutti (o almeno questo crediamo?)

I portafortuna fatti da Eredi Jovon

Il cornetto è più di un amuleto è il simbolo del nostro paese ed è nostro dovere essere rispettosi di una tradizione più che millenaria che sprigiona "italianità" da tutti i pori. I materiali che usiamo per i nostri cornetti devono essere quelli originali di alta qualità (l'oro 18 kt rigorosamente fatto in Italia, il vero corallo rosso Italiano pescato nei nostri mari) senza cadere nella tentazione di creare "falsi storici" che non ci farebbero stare a posto con la nostra coscienza e con lo sguardo attento di chi è venuto prima di noi in famiglia. Questa ricerca dei materiali, unita al rispetto delle tecniche di lavorazione artigianale, vi da la garanzia di un gioiello artigianale e il rispetto del significato culturale dei nostri amuleti Italiani contro il Malocchio.

Solo così sapremo di aver dato il nostro meglio perchè il vostro talismano vi porti veramente fortuna nella vita ma soprattutto accenda il vostro cuore ad amare sempre di più la nostra bella Italia.

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