Turchese: Una Pietra Dura da Riconoscere, Pulire Mantenere Azzurra
Origini e storia di questa Pietra preziosa
Oggi parliamo di una pietra che pur non essendo originaria dell’Italia trova nel bel paese le sue espressioni più alte nel campo della gioielleria.
Piccola premessa: si dice la turchese e non il turchese (sotto intendendo il colore della pietra)
La turchese è una pietra dura che viene usata sin dall’antichità (basti ricordare gli scarabei azzurri incisi presenti in molte tombe di faraoni egizi) per costruire monili e oggetti ornamentali preziosi: orecchini, anelli e bracciali in primis.
Plinio cita la turchese nella sua “Naturalis Historia” chimandola “Callaina” (termine che deriva dal greco e significa “bella pietra”). Egli stesso diceva che tale pietra era molto delicata poiché “poteva essere attaccata dagli oli, dai profumi, dai balsami e dal vizio”.
Perché vi dico questo? Il perché lo capirete leggendo questo post fino in fondo …
Dove si trova, come si riconosce la vera turchese e come la si conserva bella e lucente.
I turchesi vengono spesso trovati come concrezioni o incrostazioni su altre pietre e spesso accanto a miniere di rame.
La turchese si presenta di un colore azzurro con delle imperfezioni dette matrici ed è una pietra molto porosa da qui il problema che già Plinio aveva notato: profumi o altre sostanze acide potrebbero alterarne la lucentezza e addirittura farle cambiare colore. Questa cosa avviene per quasi tutte le pietre: il corallo, il lapis e la turchese.
C'è da dire per quest'ultimo una cosa in più:
Lo stesso ossigeno dell’aria porta la turchese a prendere delle sfumature verso il verde (anche a causa delle piccole intrusioni di rame che la pietra spesso contiene) tramite un processo che viene chiamato “ossidazione”. Per questo motivo nel passato si cercava di fare tornare il colore della turchese con dell’acqua ossigenata e così si otteneva la sua pulizia, seppur parziale.
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Gioielli in Vera TurcheseOggigiorno viene usata la paraffina per stabilizzare il colore e far sì che la pietra si mantenga bella più a lungo.
Quindi il mio consiglio rimane sempre lo stesso: non usate profumi e lacche direttamente sulla pietra e toglietevi i gioielli quando vi lavate le mani. In questo articolo vado ancora più nello specifico e spiego come viene lucidato il corallo.
Diciamo che, come, ad esempio, con un orecchino o un anello di corallo, anche con la "callaina" bisogna avere un amore speciale e un pochino di attenzione quando la si indossa.
Pasta di turchese, quali sono le differenze?
Altra cosa è invece la pasta di turchese che si ottiene agglomerando con resine i residuati della lavorazione della turchese.
Come riconoscerla?
Facile è perfetta! ... e come sapete se mi seguite da un pò … la perfezione in natura non esiste (nemmeno in mia moglie…. tanto non mi sente). La pasta di turchese ad esempio non presenta matrici ed imperfezioni e risulta di un colore omogeneo lungo tutta la sua superficie.
Voglio ribadire un concetto fondamentale per me: la pasta di turchese ha le sue qualità, una sua bellezza e una sua dignità sempre che venga venduta come tale. Chi sentenzia altero “io voglio turchese non pasta” .. deve sapere una cosa …
Prezzo della vera turchese
Il prezzo della pietra di turchese naturale di prima scelta, soprattutto in collane a pallini, è molto elevato, non distantissimo da quello del vero corallo. Con poche centinaia di euro si può acquistare solo una collana di pasta di turchese altrimenti bisogna prepararsi ad un investimento di qualche migliaio di euro (un investimento che comunque si rivaluterà nel tempo vista la sempre maggior scarsità del materiale di prima scelta).
Altra cosa è invece il singolo cabochon di turchese con il quale realizzare un anello o un ciondolo o un paio di orecchini che in realtà, montato in oro, alla fin fine, costa meno di un jeans di marca fatto in estremo oriente e, in alcuni casi, sfruttando il lavoro minorile.
Rimango sempre quindi della mia opinione: dobbiamo imparare di giorno in giorno a dare un giusto valore (anche monetario) alle cose.
Da dove proviene la turchese?
La pietra è presente in molti paesi del mondo, praticamente abbraccia quasi tutti i continenti: l’Africa (soprattutto dal Sinai in Egitto), il Sud America (il famoso turchese del Messico utilizzato dai Maya e dagli Incas), l’Asia (la Persia e la Cina) e il Nord America (famosa quella utilizzata dagli indiani Navajos in Arizona).
Volete una curiosità? Gli indiani d'America vanno pazzi per il corallo rosso italiano: ecco come noi della Eredi Jovon otteniamo questo prezioso materiale per creare i vostri gioielli.
Per la gioielleria moderna si usano quasi esclusivamente il turchese di
- Arizona
- Persia (Iran)
Gioielli in pietra turchese, perché l’Italia rimane il posto migliore dove acquistarlo.
Nei vari paesi di origine è possibile trovare produzioni locali di gioielli molto rudimentali perciò l’Italia, famosa da sempre per le sue manifatture di alto livello nel campo della gioielleria, rimane il paese dove la turchese trova la sua migliore collocazione. Noi gioiellieri italiani abbiamo l’esperienza della lavorazione del corallo e, grazie ad essa, riusciamo a creare gioielli in oro di qualità più elevata rispetto a quella degli altri paesi. Per ironia della sorte mi sono trovato spesso a vendere gioielli di turchese a clienti dell’Iran, un altro paese dal quale importiamo i turchesi, che affermavano di non poter trovare montature in oro e sagomature di pietra così particolari e così eleganti nel loro paese di origine.
Vi do un’ultima chicca relativa alla mia città: bellissimi turchesi sono conservati nel Tesoro di San Marco e da secoli i nostri Moretti sono impreziositi con questa pietra meravigliosa che dimostra ancora una volta il millenario scambio culturale tra Venezia e l’oriente.
Il più grande abbraccio del mondo, qui sotto potete scaricare gratuitamente i nostri ebook gratuiti.
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