Lapislazzulo Blu: La Pietra Preziosa dei Re
Il Lapislazzulo dalle piramidi alla Roma Papale
Egitto, 1260 a.C., un possente Ramses II percorre le fondamenta della sua camera funeraria in costruzione, scavata a 58mt di profondità. L’architetto ha progettato per lui un sepolcro policromo (dalle tonalità calde del corallo rosso a quelle più fredde della turchese) che nessuno riuscirà a rivaleggiare in imponenza. La voce del Faraone rieccheggia cavernosa e s’insinua in ogni grano di sabbia nel deserto nella Valle dei Re, quando alza il suo scettro dorato e sentenzia:
Lapis la pietra blu della leggenda
“Un po’ di cielo entrerà con me nelle viscere della terra, cosicchè gli astri possano rischiarare in eterno la mia dimora nell’aldilà!”-
Quel cielo troverà davvero il modo di punteggiare le sue notti, per migliaia di anni, quel firmamento sarà realizzato con una delle pietre preziose più conosciute dell’antichità: il lapislazzulo.
Come nasce il Lapislazzulo in natura e perché è blu
Il nome di questo prezioso materiale deriva dal persiano “lapis lazulo” che significa pietra azzurra
Questa gemma meravigliosa nasce dal processo di metamorfosi del calcio in marmo, il suo blu profondo è dato dalla presenza di zolfo, gli screzi d’oro dalla pirite e il tocco di bianco dallacalcite. Il colore e le inclusioni dorate danno proprio l’idea di una volta lucente e l’hanno resa nell’immaginario una gemma poetica.
Lapis la leggendaria pietra blu dei Re
Per millenni sarà designata come “pietra divina”, la materializzazione del manto stellato degli dei, a cui verranno attribuiti poteri magici e facoltà curative.
Ne è fatta menzione addirittura nel Libro Dei Morti, come di un potentissimo amuleto.
Prenderà ad essere indossato da nobili e regnanti per ostentare una propria discendenza ultraterrena, e perciò viene definita “la pietra dei Re”.
L’indaco del Lapis attraverserà incorrotto le epoche fino ad approdare al Medioevo, periodo nel quale, tramite la sua macinazione, si otterrà il più pregiato blu degli affreschi, dalla nuance particolarmente intensa e resistente. Il suo costo si poteva dire pari a quello dell’oro, ma proprio questo sfarzo lo caricava di un significato devozionale. Nel mondo dell’arte sacra, infatti, raffigurare la sfera del divino con materiali preziosi era una specie di dono, di omaggio, che si rendeva.
Per gli antich Venere era vestita di blu e non è un caso che nella icconografia tradizionale il manto della Beata Vergine sia ... blu, ESATTO!
Giotto ne usa in abbondanza negli affreschi della Cappella degli Scrovegni,a Padova;Michelangelonel Rinascimento ne fa incetta per realizzare la Cappella Sistina…
Le origini del Lapislazzulo e i suoi impieghi curativi
Il lapislazzulo è una pietra antica, come tutti i minerali e cristalli della terra. In principio infatti furono questi i primi elementi a formarsi sul pianeta, ed hanno perciò assorbito un’energia ancestrale, primordiale. Anche in virtù di questo il Lapis viene collegato alla verità e all’illuminazione e gli viene attribuito il potere di aprire la comunicazione con la nostra sfera spirituale.
Tutto ciò fa della gemma blu una pietra dall’impiego terapeutico.
Benefici per lo spirito
In Cristalloterapia è impiegato per stimolare l’apertura del terzo occhiofacendo sì che i sensi si spalanchino al mondo dell’invisibile. Ha la capacità di portare a fare i conti col proprio Io.
üBenefici per la mente
Ispira e rende creativi, dona lucidità mentale
Benefici per il corpo
Abbinato nelle civiltà orientali al quinto Chakra, la gola, agisce sui problemi alle corde vocali, aiutando a far uscire la rabbia repressain maniera non violenta. Nella donna dona una potente carica erotica
Il Lapislazzulo in Gioielleria
La pietra nell’arte orafa trova uno dei suoi punti più alti d’espressione e mai ha smesso d’essere la musa dei maestri artigiani, dai tempi dei Sumeri fino ai giorni nostri. Si presta a molteplici lavorazioni.
In epoca “recente” viene prediletto il taglio Cabochon, ma può essere lavorato “a tavole”, a perline o inciso, per realizzare bracciali,collane,orecchini, talvolta gemelli.
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Vademecum per la cura della gemma
- Il Lapislazzulo non può essere esposto a fonti di calore
- Non può essere immerso in acqua calda
- Non può venire a contatto con saponi, soluzioni saline o sostanze acide
- PER LA PULIZIA E’ SUFFICIENTE UN PANNO ASCIUTTO O AL LIMITE LEGGERMENTE UMIDO
Vi lascio con il solito "abbraccio più grande del mondo"
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