Il cornetto di corallo rosso: amuleto e tradizione

Parlare di corallo senza parlare di Italia vuol dire lasciarlo privo della propria dimora: sarebbe come parlare del Vesuvio senza citare Napoli. Il corallo è considerato da secoli un talismano portafortuna. E’ corretto dire in verità che la forma naturale del corallo, somigliante a un ramo, lo rende adattissimo alla trasformazione nella forma dei famosi cornetti.

Il corallo è da centinaia di anni associato alla salute e alla fortuna: un proverbio italiano dice "il vino fa buon sangue" e con questo buon sangue si parla di una situazione idilliaca di benessere e salute.

Ora vi faccio io una domanda: pensate ad un ramo di corallo rosso ... le varie diramazioni dal corpo principale non vi ricordano un pochino il sistema circolatorio umano?

Ecco che gli antichi lo associarono subito alla salute.

Ma andiamo per gradi ...

                                                        

La tradizione e la storia del corallo rosso

Il cornetto di corallo è un amuleto che per tradizione porta fortuna, si regala soprattutto ai bambini come protezione: in molti quadri della scuola di pittura del 500 si vedono i bambini con un piccolo corno o un rametto di corallo.

Famosissimo a tal proposito è uno dei più famosi dipinti di Piero della Francesca (per la sua storia vi rimandiamo a Wikipedia) dove è lo stesso Gesù bambino ad indossare un rametto di corallo.

Ma la cosa non si ferma qui: le madonne nelle chiese di località vicino al mare sono spesso addobbate con gioielli ed ex-voto di corallo.

Il corallo è quindi prezioso anche per la salute.

Pensate che la cosa si fermi in Italia? Pensate a qualche quadro di Rembrandt, osservando bene vi troverete delle dame che indossano una collana di corallo rosso italiano.

Ma che significato ha il cornetto per portare veramente fortuna?

Questo piccolo talismano tradizionalmente deve avere tre caratteristiche principali, deve essere rosso, ritorto e regalato.

Vediamo perché:

  • Rosso come la passione, il sangue, linfa di vita come accennavo prima: perché fa buon sangue
  • Ritorto la vita non è piana ha le sue difficoltà. La via dritta e più facile è spesso per tradizione la peggiore mentre una strada ritorta e perigliosa porta, dopo averla superata, a godere a pieno di una migliore situazione di vita.
  • Regalato la salute non si acquista: è Dio che ce la regala. (non è un caso che il corallo venga spesso associato alla religione)

Il tradizionale cornetto o la mano cosiddetta "figa"portafortuna hanno quindi queste 3 caratteristiche  fondamentali e non derogabili.

                                        

E il cornetto in oro ha lo stesso valore?

Questo amuleto in passato si regalava anche in oro, ma per tradizione contro il malocchio, la sfortuna, le malattie, il corallo (specialmente se rosso) è la pietra talismano per eccellenza.

Diciamolo a tutti: il cornetto primigenio è in corallo rosso, le variazioni sono tutti dei derivati.

Infatti potremmo parlare di cornetti in corallo rosa e in tutti i colori del mondo: il tradizionale cornetto in corallo è rosso e per tutti i motivi che vi ho elencato ben si sposa con la storia e la cultura italiana.

Vi faccio una domanda: si può creare un talismano italiano al 100% in corallo rosa (che è un corallo giapponese) invece che in corallo rosso (l'unico e originale italiano) per motivi che non vadano oltre il mero guadagno?

Il corallo come pietra talismano: un simbolo positivo

La credenza vuole il cosiddetto “oro rosso” essere percepito come un simbolo di fertilità, non possiamo dimenticare infatti il suo impiego dall’antichità sino ad oggi negli amuleti della "magia sessuale" e nella medicina naturale.

Il cornetto di corallo altro non è che la deviazione castigata dell’amuleto per eccellenza, il fallo di corallo.

Per gli antichi il fallo maschile rappresentava la parte mascolina dell'essere umano caratterizzata da vigore e intemperanza: il pene eretto ha quindi una valenza molto diversa dal concetto attuale e questa primigenia accezione si ritrova in molte culture nel mondo, anche distanti tra loro.

Regalatelo pure senza ritegno chiunque anche la persona più refrattaria sotto sotto sarà lieta del dono che le viene fatto, una protezione contro la sfortuna.

Come dice il vecchio adagio: "non è vero ma ci credo!"

Se lo fa mio figlio Marco ( che nel suo libro affronta l'argomento in un intero paragrafo) a maggior ragione lo farò io … .

Il più grande abbraccio del mondo

Gabriella Bruschi Jovon 

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